Eccola di nuovo. L'abominevole “tassa di soggiorno” torna ad incidere sul turismo che, anziché godere di agevolazioni e vantaggi, essendo prima fonte di occupazione e lavoro, resta punito.
Il Senato approva, la Camera... Si chiama “federalismo municipale”. I Comuni potranno agire, da 50 centesimi a 5 euro in più per pernottamento. Non bastavano tariffe lunari per acqua e rifiuti. Alemanno, sindaco di Roma, l'ha introdotta per primo. Ma era stato anticipato, a suo tempo, dalle parole di Cacciari, sindaco a Venezia. Tosi di Verona è d'accordo. Moratti di Milano dice no, e non l'applicherà.
La piccola e spartana Asslib è pronta a levare gli scudi per partecipare al blocco di questa nuova iniquità. Per i Comuni che applicheranno la tassa: vertenze legali e messa a setaccio della loro attività, presente e passata, sul turismo: informazione, promozione, progetti. Soldi, pubblici, spesso buttati al vento.
(Da consultazione/incontro Asslib 25 febbraio, Hotel Casagrande/Ristorante Il Palio-Feltre, pubblicato in Notizie Asslib sul mensile associato DOVE? di marzo 2011)